Oggi parliamo con Andrea Guidi, pilota Moto d’Acqua.
Torinese, classe 1998, portacolori della J.M.S. Jet Motor Sport Race Aquabike, nel 2018 ha vinto il Campionato Italiano della classe Ski F2 e ottenuto il 2° posto assoluto nella classe regina Ski F1, alle spalle del pluricampione ravennate Alberto Monti.
Il 2018 Le regalato tante soddisfazioni, qual è il ricordo più bello?
<Il ricordo più bello del 2018 è stato durante la prima gara del Campionato Italiano disputata a Bacoli, dove sono riuscito ad impormi per la mia prima volta sul “grande riferimento Italiano” Alberto Monti vincendo gara 2 e aggiudicandomi così a pari punti la tappa napoletana>.
La stagione 2019 sta per iniziare, quali sono i Suoi obiettivi?
<Questa nuova stagione è alle porte e sono contento di essere stato scelto come pilota di riferimento all’interno di uno dei migliori Team italiani della Jet Revolution, capitanato dal pluricampione italiano europeo e mondiale Roberto Mariani.
Mi sto allenando molto in palestra per poter puntare ad un buon risultato nella categoria regina SKI F1, dove mi sono sorte voci purtroppo che il grande Alberto quest’anno non potrò averlo come rivale.
Oltre al Titolo Italiano, quest’anno punto anche a un buon piazzamento al Campionato Europeo e al Campionato Mondiale, sperando di poter entrare nella top 30 del Ranking Mondiale>.
Da pilota di motonautica, qual è il traguardo più ambizioso che sogna di centrare?
<Sogno di potermi dedicare al 100% a migliorare la mia guida e a fare tante ore sulla moto per poter prendere sempre più confidenza con essa e migliorarne lo sviluppo, proprio come fanno i piloti top 5 del Mondiale.
Ad oggi però i miei sponsor non sono ancora in numero tale da consertirmi di potermi allenare tutti i giorni.
Sogno che grandi aziende e grandi sponsor possano realmente conoscere il mio sport per poter investire ed essere visti e riconosciuti in tutto il mondo, ovunque io vada, dal grande numero di spettatori che sempre più ci segue>.
Spieghi con poche parole cosa rappresenta per Lei la Motonautica?
<La Motonautica rappresenta la mia vita in tutto e per tutto sin da quando sono nato, essendomi avvicinato a questo mondo già all’età di soli 4 anni.
È uno sport unico, ma molto simile in realtà al mondo del motocross sia come stile sia come organizzazione e modalità con cui sviluppano le competizioni>.
Se non avesse fatto il pilota di Motonautica, quali altri sport Le sarebbe piaciuto praticare a livello professionistico?
<Se non avessi fatto il pilota di Motonautica, avrei sicuramente puntato a diventare un nuotatore professionista, in quanto amo il mondo dell’acqua e credo che il nuoto sia davvero uno tra gli sport più completi a livello fisico da poter praticare>.