L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Oleg Bocca, pilota Circuito.

Presentati brevemente:  dove vivi, che disciplina, pratichi, che scuola fai, dove ti alleni (località, Scuola motonautica, o altro).
Sono Oleg Bocca, vivo a Casale Monferrato e pratico motonautica agonistica. Frequento il  liceo artistico e sono un pilota del settore giovanile della Scuola Motonautica Rainbow Team di Casale Monferrato. Ci alleniamo a Chignolo Po (PV) presso la base Nautica dell’associazione le Gabbiane e al lago di Viverone (BI).

 

Come ti sei avvicinato a questo sport? Raccontaci come, perché e quando hai iniziato a intraprendere questa disciplina.
Mi sono avvicinato a questo sport tramite e grazie a mio padre, Fabrizio Bocca, che è un ex campione del Mondo di Motonautica. A priori e senza obbligarmi a continuare per la sua strada un giorno mi ha dato la possibilità di provare. Da quel momento la motonautica è diventata la mia passione.

 

Com’è la tua giornata tipo durante la stagione? Quanti allenamenti fai? (settimanali, mensili) e per quante ore? Ti alleni solo in acqua o anche in palestra? 

Durante la stagione ci alleniamo nei weekend, perché bisogna riuscire a incastrare tutti gli allenamenti anche dei team più grandi. In più mi prendo cura del fiato e del respiro facendo attività aerobica, corsa soprattutto, e palestra.

 

Come concili gli altri impegni, soprattutto scolastici, con quelli sportivi?

I miei genitori sono anche il mio team, quindi decidono per me anche per lo sport. Diciamo che per loro la scuola viene sempre prima: se vado bene posso praticare sport, se vado male devo prima studiare e poi allenarmi.

 

Come hai vissuto questo periodo di stop per il Covid19?
Dal punto di vista scolastico direi bene, perché mi sono sempre impegnato. Dal punto di vista personale però ho passato un periodo di demoralizzazione perché temevo che in estate, oltre alle complessità già esistenti dovute al Covid, mi sarei ritrovato senza gare, col dubbio di perdere l’intera stagione. Per fortuna ora stiamo ripartendo.

 

Che prospettive hai per l’inizio della stagione?
Essendo l’ultimo anno in cui gareggio in Formula Junior voglio migliorare ed essere sempre costante nei risultati, perché non basta una vittoria. E, ovviamente, punto al titolo.

 

Come ci si prepara a una gara? Qualche indicazione sia a livello personale che sul mezzo.
Per quanto riguarda il mezzo, a parte il fatto della velocità, amo molto lavorare sulla meccanica, perché è una mia passione e ritengo che sia anche utile per scendere in acqua ancora più preparato. Mi aiuta, infatti, a conoscere meglio il mezzo, a entrare nell’ambiente e a essere più performante in gara.

 

Quanto conta l’imbarcazione e quale valore aggiunto può dare il pilota?
Nelle nostre categorie una piccola differenza tra le barche cambia tutto, anche solo un chilometro in più fa la differenza. In generale, però, penso che un bravo pilota sia comunque in grado di guidare anche una barca messa male.

 

Che sensazioni hai mentre gareggi?

Corro perché amo le sensazioni che provo in barca. È un insieme di emozioni che mi rende positivo, contrariamente a come sono nella vita, perché tendo più al negativo. La motonautica mi dà allegria, timore e agitazione allo stesso tempo e quando corri non sei tu a viaggiare ma ti sembra di essere un’altra persona.

 

Hai un rito porta fortuna prima delle gare? Indossi gli stessi indumenti, mangi le stesse cose, hai una routine pre-gara ecc…?
Non ho riti particolari, se non il fatto che prima di cominciare mi isolo ascoltando la musica o osservando la situazione dell’acqua e la natura.

 

Cosa diresti ad un tuo amico per consigliargli questo sport?
Direi sicuramente che è un’esperienza unica nella vita che permette di scoprire un lato diverso di sé stessi.

 

Vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa che non c’è nelle domande? 

Ringrazio il mio team che è anche la mia famiglia e la Federazione che aiuta tutti i ragazzi che partono da zero. Io ho, infatti, la fortuna di essere figlio di un ex pilota e quindi sono più facilitato, ma chi non lo è ha il supporto della Federazione che permette di vivere e accrescere la passione per la motonautica.




A Santa Cesarea Terme (LE), si è conclusa oggi la tappa di apertura del Campionato Italiano Moto d’Acqua 2020, primo evento post Covid19 della Federazione Italiana Motonautica nel Salento.

La prima tappa del Campionato Italiano Moto d’Acqua e del Campionato Regionale (esteso a tutte le Regioni Italiane) per la categoria Giovanile di Moto d’Acqua 2020 si è svolta a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, sabato 18 e domenica 19 luglio, ed è stata il primo evento della Federazione Italiana Motonautica post Covid-19.

La gara, organizzata dalla ASD Hardwave in collaborazione con il Comune di Santa Cesarea Terme, si è svolta nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza dovuti all’emergenza Corona Virus.

Una sessantina i piloti presenti in Puglia, con condizioni climatiche eccellenti con due giorni di sole pieno.

Splendido il campo gara che era allestito davanti a Porto Miggiano, location molto bella e suggestiva.

Una due giorni di gare molto avvincenti, tanta la voglia dei piloti di tornare in acqua dopo i mesi di lock down.

Il Presidente della Federazione Italiana Motonautica Vincenzo Iaconianni nel briefing con i piloti nella giornata di sabato ha voluto ringraziare gli organizzatori locali per l’impegno e lo sforzo profuso per far sì che la gara avesse luogo, e ha sottolineato il grande significato dell’evento come simbolo della rinascita dello sport dopo l’emergenza mondiale del Corona Virus.

Il Presidente della Commissione Moto d’Acqua Giorgio Viscione ha controllato e diretto il corretto svolgimento delle competizioni nel week end in terra salentina.

 

Tutte le gare sono state trasmesse in diretta Facebook, sul profilo ufficiale della Federazione Italiana Motonautica.

Per quanto attiene i risultati di gara (classifiche finali riportate in allegato), nella categoria Ski F1 primo Daniele Piscaglia, secondo Matteo Benini, terzo Nicola Piscaglia (foto in apertura).

Nella Ski F2 ha prevalso Daniele Piscaglia che si è imposto rispettivamente su Matteo Benini e Stefano Antonelli.

Nella categoria Ski F1 Veterans ha prevalso l’austriaco con licenza italiana Andreas Reiter, secondo Giuseppe Donà, terzo Gianfranco Oliveri.

Nella classe Runabout F1 ha vinto Fabrizio Pepe, secondo Gaetano Costagliola, terzo Pierpaolo Terreo.

Nella Runabout F2 primo Sabato Pontecorvo, davanti a Juri Tiozzo, terzo Gaetano Costagliola.

Nella Runabout F4 maschile primo Marcantonio Oliveri, secondo Antonio Pontecorvo, terzo Paolo Noris.

Nella categoria F4 femminile ha prevalso Sara Nucera, seconda Giorgia Ingarra, terza Sonia Carrara.

Nella classe Runabout F1 Veterans primo Richard Ingarra, secondo Pierpaolo Terreo, terzo Giuseppe Greco.

Nella categoria Endurance Unica ha vinto Juri Tiozzo, davanti a Michele Cadei, terzo Alfio Galiano.

Il Freestyle ha entusiasmato il numeroso pubblico presente con la vittoria del Campione del Mondo Roberto Mariani; alle sue spalle Massimiliano Pomponi, al terzo posto Massimo Accumulo.

 

Nelle Moto d’Acqua Spark Giovanile 15-18 anni primo Davide Pontecorvo, alle sue spalle Giuseppe Affatato, al terzo posto Beatrice Lucia.

Nelle Moto d’Acqua Spark Giovanile 12-14 anni ha trionfato Naomi Benini, seconda Carolina Vernata, terza Nicole Cadei.

Questa categoria, che rappresenta l’avvicinamento dei giovanissimi alle moto d’acqua, ha visto in acqua una vera e propria stellina, Naomi Benini (sorella di Matteo Benini), che ha impressionato per come ha condotto la due giorni di gare e sicuramente sentiremo parlare in futuro di questa figlia d’arte.

 

Le premiazioni sono state effettuate dal Vicepresidente Vicario della Federazione Italiana Motonautica Paolo Meneghini e dal Sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve.

 

Appuntamento con la seconda tappa del Campionato Italiano Moto d’Acqua sul litorale di Anzio, dall’11 al 13 settembre.

 

 

Risultati finali Santa Cesarea 2020




Grande attesa per la partenza della stagione motonautica 2020: si inizia questo fine settimana nell’affascinante località pugliese di Santa Cesarea con la tappa di apertura del Campionato Italiano Moto d’Acqua.

A Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, fine settimana tutto dedicato alle Moto d’acqua.

Da venerdì 17 a domenica 19 luglio, nello specchio d’acqua della Baia di Porto Miggiano, prenderà infatti il via il G.P. Santa Cesarea Terme Aquabike, valido quale 1^ tappa di Campionato Italiano Moto d’Acqua 2020 e 1^ gara di Campionato Regionale per la categoria Giovanile.

 

L’importante manifestazione salentina, organizzata dall’A.S.D. Hardwave in collaborazione con il Comune di Santa Cesarea Terme, segna l’inizio della stagione agonistica Motonautica 2020.

Un evento a lungo atteso quello che prenderà luogo nella località pugliese, il primo a venire disputato in Italia al termine del lockdown imposto dall’Epidemia covid-19; tantissimi i piloti in azione sul campo, impegnati in questa fase iniziale della stagione agonistica nelle varie categorie in gara (dalle classiche Ski, Runabout, Freestyle ed Endurance alle classi giovanili della categoria Spark).

Presenti a Santa Cesarea anche i vertici federali, dal Presidente FIM Vincenzo Iaconianni, al Vicepresidente vicario FIM Paolo Meneghini, ai Presidenti delle Commissioni FIM Moto d’Acqua (Giorgio Viscione) e Giovanile (Antonio Schiano).

Sono molto grato all’Associazione Hardwave e all’Amministrazione Comunale di Santa Cesarea Terme per il loro coraggioso contributo nei confronti dello Sport Motonautico, il quale riparte ufficialmente nel week-end del 18-19 luglio p.v., con un’importante gara di campionato Italiano, la quale, sono certo, sarà coronata da grande successo.” – queste le parole del Presidente federale Iaconianni.

 

Tutte le gare di Santa Cesarea verranno singolarmente trasmesse, con commento, in diretta Facebook sulla pagina Facebook della Federazione Italiana Motonautica.

Il programma orario di gara, come da avan-programma allegato, prevede lo svolgimento delle prove libere sabato mattina dalle ore 10:15; a seguire, dalle ore 12:30, inizieranno le gare vere e proprie (la prima delle due manches di gara per ogni categoria).

La domenica si disputeranno le seconde e conclusive manches di tutte le categorie in gara.

Premiazioni al termine dell’ultima manche di gara.

Per la cronaca, sarà presente in loco per tutta la durata della manifestazione il sig. Andrea Vidotti (tel. 348 3590355, email: av@andreavidotti.com), in rappresentanza dell’Ufficio Stampa FIM.

 

La manifestazione pugliese, al pari di tutte le manifestazioni che verranno effettuate nel nostro paese, si svolgerà nel pieno rispetto di tutte le vigenti direttive anti-Covid.

 

Dopo Santa Cesarea, il circus delle moto d’acqua si trasferirà sul litorale romano di Anzio il 11-13 settembre, in vista della seconda tappa del Campionato Italiano (sulle 4 totali previste a calendario FIM per la stagione 2020).

 

PROGRAMMA_GARA

PROGRAMMA_ORARIO 2020

SantaCesarea_piantina




L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Stella De Luca, pilota Moto d’Acqua.

Presentati brevemente. Dove vivi, che disciplina, pratichi, che scuola fai, dove ti alleni (località, Scuola motonautica, o altro)

Sono Stella De Luca, ho sedici anni e vivo a Roma. Frequento il Liceo scientifico Farnesina. Pratico la Moto d’Acqua presso l’associazione CSR Promotion nella categoria Spark giovanile 15-18. Inizialmente ci allenavamo nel laghetto dell’Eur ma ora siamo riusciti ad ottenere uno specchio d’acqua ad Anzio e questa è una cosa molto positiva perché le gare sono principalmente in mare, dove, rispetto al lago, è più difficile padroneggiare la moto. 

 

Come ti sei avvicinata a questo sport? Raccontaci come, perché e quando hai iniziato a intraprendere questa disciplina.

Mi sono avvicinata a questo sport attraverso un evento, “Sport in Famiglia”, che si tiene ogni anno al laghetto dell’Eur e che viene effettuato in collaborazione con la Federazione Italiana Motonautica – Delegazione Lazio. 

Ho avuto inoltre l’opportunità di far crescere questa mia passione partecipando al progetto “La scuola e le attività motonautiche”; si tratta di un progetto realizzato in collaborazione e con il sostegno della Regione Lazio e al quale il mio Liceo ha aderito.

Ho iniziato l’attività agonistica tre anni fa, nella Formula Italia giovanile categoria in cui ho disputato la mia prima gara regionale; mi sono classificata 1^ e per tale motivo sono stata selezionata per la Finale Nazionale del Trofeo Kinder CONI che è svolta a Rimini e che ha visto la mia Regione, il Lazio, conquistare il secondo posto della classifica finale. L’anno successivo ho iniziato a praticare la Moto d’Acqua nella categoria Spark giovanile 12-14, arrivando terza nella classifica assoluta di Campionato Italiano. Questa nuova disciplina mi ha subito colpita, perché, a differenza del gommoncino, la moto d’acqua ha una potenza maggiore ed è più dinamica; dal mio punto di vista, è una categoria più completa.

 

Com’è la tua giornata tipo durante la stagione? Quanti allenamenti fai? (settimanali, mensili) e per quante ore? Ti alleni solo in acqua o anche in palestra?

Mi alleno una volta a settimana ad Anzio con la moto d’acqua per mezza giornata e due volte a settimana in palestra per un’ora. 

 

Come concili gli altri impegni, soprattutto scolastici, con quelli sportivi?

Riesco ad organizzarmi bene con gli impegni scolastici e, le poche volte in cui non ci riesco, la scuola mi aiuta con il programma “Atleta Studente”; questo programma mi permette di fare delle interrogazioni programmate, se non ho avuto tempo di studiare per via degli allenamenti o delle gare. 

 

Come hai vissuto questo periodo di stop per il Covid19?

Questo periodo di stop dovuto al Covid è stato pesante per tutti, però credo anche che ci abbia fatto capire l’importanza del poter uscire di casa, vivere le nostre giornate, apprezzare quelle minime azioni che spesso consideriamo normali e scontate.

A causa del Covid ho dovuto interrompere gli allenamenti e, di conseguenza, la mia preparazione sportiva; infatti è stata dura ricominciare, perché il mio fisico era meno allenato.

 

Che prospettive hai per l’inizio della stagione?

Le mie prospettive per l’inizio della stagione sono decisamente positive perché lo scorso anno ho acquisito molte informazioni fondamentali per migliorare; questo perché ho potuto osservare attentamente da vicino tutti i campioni in gara e ho fatto anche tanti allenamenti in più, rispetto a quelli fatti l’anno prima. Questo anno tuttavia sarà più difficile, perché passerò alla categoria successiva. 

 

Come ci si prepara a una gara? Qualche indicazione sia a livello personale che sul mezzo.

Per essere preparati ad una gara bisogna conoscere tutte le regole fondamentali, il significato delle bandiere, le boe rosse o bianche, cosa si può e cosa non si può fare; oltre a queste cose, che sono le principali, bisogna anche avere un fisico ben allenato. Quando ci si prepara ad una gara, bisogna poi anche saper gestire l’ansia ed essere concentrati, pronti ad accelerare non appena si sgancia l’elastico; perché la partenza, a mio avviso, è un aspetto fondamentale in questo sport.

 

Quanto conta l’imbarcazione e quale valore aggiunto può dare il pilota?
L’imbarcazione conta ma naturalmente il pilota conta molto di più, perché deve spostare il peso del corpo in base alle virate e trovare le posizioni migliori in base alle situazioni che si presentano. 

 

Che sensazioni hai mentre gareggi?

Mentre gareggio sono piena di adrenalina perché mi piace molto la velocità; sono anche molto concentrata e dura con me stessa. 

 

Hai un rito porta fortuna prima delle gare?
Indossi gli stessi indumenti, mangi le stesse cose, hai una routine pre-gara ecc…?
Lo scorso anno per avere fortuna mi sono lanciata il sale dietro la schiena e ho messo una bustina dentro la tasca della muta. Proprio in quella gara sono andata meglio rispetto a quelle precedenti, da quel giorno non ho tolto più la bustina di sale. 

 

Cosa diresti ad un tuo amico per consigliargli questo sport?
Ai miei amici, per consigliare questo sport, direi che è uno sport innovativo, in cui sono presenti velocità e competizione, le due cose che più mi piacciono; e poi che è uno sport divertente, che mi ha permesso di fare nuove conoscenze in tutta Italia; è uno sport che ti fa vivere nuove emozioni ed esperienze, utili a farti crescere e maturare.

 

Vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa che non c’è nelle domande?

Vorrei ringraziare tutti quelli che mi consentono di praticare questo sport, in particolare il mio coach Fabio Bertolacci che mi trasmette la passione per questo sport e che mi incita a crescere e a migliorare dal punto di vista sportivo.

 




L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Biagio Capuano, pilota Circuito.

Presentati brevemente (dove vivi, che disciplina, pratichi, che scuola fai, dove ti alleni).

Mi chiamo Biagio Capuano. Sono nato a Pozzuoli in provincia di Napoli e questo luglio compirò diciannove anni. Vivo da sempre a Monte di Procida in Campania nei ridenti Campi Flegrei, meta conosciuta dalla Marina Militare degli Antichi romani, situata difronte l’isola di Procida. Pratico attività Motonautica da quanto avevo la tenera età di 8 anni e sono tesserato per la ASD “Ammuina”.

Ho iniziato con i gommoncini per poi arrivare nelle categorie superiori della motonautica Circuito. L’impegno e la passione nati per questo sport mi consentono di conciliare gli impegni di scuola con gli studi ragionieristici.

 

Come ti sei avvicinato a questo sport? (Raccontaci come, perché e quando hai iniziato a intraprendere questa disciplina).

L’avvicinamento è avvenuto in modo piuttosto naturale, a seguito della partecipazione alle attività promozionali che vengono effettuate sul nostro territorio grazie all’impegno della Commissione Giovanile FIM Campania; inoltre, debbo dire che anche la passione di mio padre Vincenzo (che mi segue ovunque io vada) ha influito molto nell’essermi avvicinato a questo sport.

 

Com’è la tua giornata tipo durante la stagione? Quanti allenamenti fai? (settimanali, mensili) e per quante ore? Ti alleni solo in acqua o anche in palestra?

La mia giornata è molto intensa. Dopo lo studio mi dedico all’allenamento fisico-sportivo.

Purtroppo, l’emergenza Covid-19 mi ha costretto a non poter provare lo scafo in acqua, e quindi, ho potuto soltanto allenarmi nel giardino di casa, dove ho allestito una piccola palestra. Spero di riprendere al più presto l’allenamento “in acqua” e l’attività agonistica.

 

Come concili gli altri impegni, soprattutto scolastici, con quelli sportivi?

Molto semplicemente quest’attività si concentra fondamentalmente nei mesi estivi, quindi in un momento in cui gli impegni scolastici solitamente diminuiscono; per tale motivo riesco a conciliare brillantemente gli impegni agonistici con quelli scolastici.

 

Come hai vissuto questo periodo di stop per il Covid19?

Questo periodo di quarantena obbligatoria l’ho trascorso a casa con i miei genitori osservando le regole imposte dalle varie autorità locali e regionali.

 

Che prospettive hai per l’inizio della stagione?

Dopo la brillante stagione agonistica dello scorso anno, che mi ha visto vincere ben due Campionati Italiani (quello di Formula Junior Elite e quello di Match Race), conto di riaffermarmi di nuovo in queste due discipline. Dopodiché le mie prospettive sono quelle di intraprendere nuove categorie quali l’Endurance o addirittura l’Offshore.

 

Come ci si prepara a una gara? (Qualche indicazione sia a livello personale che sul mezzo.)

La preparazione dell’imbarcazione è la cosa fondamentale: bisogna conoscere bene il mezzo meccanico e il suo settaggio in acqua (i barchini della Juniores richiedono un’abilità non indifferente). Poi a livello personale, prima di entrare in acqua, cerco di studiare bene il campo di gara, al fine di affrontare la gara nel modo migliore. Inoltre, bisogna conoscere anche le caratteristiche degli avversari con cui ci si va a confrontare.

 

Quanto conta l’imbarcazione e quale valore aggiunto può dare il pilota?

L’affidabilità e la sicurezza del mezzo meccanico rappresentano il plus con il quale il pilota dà il proprio valore aggiunto. Aggiungo che occorre anche un po’ di incoscienza quando si è in battaglia con i propri avversari.

 

Che sensazioni hai mentre gareggi?

La sensazione? Indescrivibile. Adrenalina allo stato puro!!!

 

Hai un rito porta fortuna prima delle gare? (Indossi gli stessi indumenti, mangi le stesse cose, hai una routine pre-gara ecc…?)

No. Non credo in queste cose. Seguo semplicemente la dieta mediterranea mangiando di tutto, in particolar modo quegli alimenti naturali che mi consentono di mantenere il peso forma. Durante le gare ricerco la massima concentrazione.

 

Cosa diresti ad un tuo amico per consigliargli questo sport?

Io amo questo sport e lo consiglierei ai più piccoli. Sono stato un ragazzo fortunato perché ho avuto mio padre che mi ha seguito fin da piccolo, dandomi sempre consigli giusti e, soprattutto, insegnandomi ad avere rispetto per gli avversari e a tenere sempre un comportamento sportivo.

 

Vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa che non c’è nelle domande?

Dopo tutti questi anni di attività sportiva ed agonistica, avrei una miriade di persone da ringraziare, in primo luogo i miei genitori che da sempre mi hanno dato sicurezza e fiducia. Poi tutti quelli che in F.I.M. ormai mi conoscono molto bene, avendomi visto crescere sia come persona sia come pilota; per primi il Presidente Federale Vincenzo Iaconianni e il prof. Nino Schiano -Presidente della Commissione Giovanile FIM e Presidente del Comitato Regionale FIM/Campania-, e poi tutti gli addetti ai lavori, i tecnici, i commissari di gara, i dipendenti federali …. sono tutte persone alle quali tengo molto e che quindi desidero ringraziare sinceramente.

Spero di continuare a far parte di questa grande famiglia per il futuro della mia carriera sportiva.