“L’imbarcazione italiana, alimentata da carburante sostenibile, ha ottenuto il nuovo primato in 12 minuti e 24 secondi con Schepici alle manette, de Simone al timone e il navigatore Gullo.
Record Mondiale all’insegna della sostenibilità per Maurizio Schepici, Fulvio De Simone e il navigatore Claudio Gullo che, a bordo di Tommy One, hanno battuto il record mondiale di Motonautica Offshore sulla tratta Napoli-Capri. I tre hanno completato un percorso di circa 16 miglia nautiche in 12 minuti e 24 secondi, stabilendo il nuovo primato.
«Non è stato facile conquistare l’obiettivo – ha confermato Schepici – soprattutto nella parte iniziale del percorso, abbiamo dovuto fronteggiare onde molto lunghe e anomale, che non ci hanno permesso di andare ancora più veloci».
Con Schepici alle manette e de Simone al timone, Tommy One ha tenuto una media di 90 miglia orarie, con picchi di oltre 100 nel tratto più veloce. Nonostante delle onde particolarmente insidiose, è così caduto il riscontro precedente di Achille Ventura e Luca Nicolini di 13 minuti e 5 secondi.
«Non abbiamo mai mollato – ha continuato de Simone – perché ci tenevamo tantissimo a compiere quest’impresa, da sempre sognata da mio padre Tommaso (Campione Mondiale di Motonautica), e da tutti i napoletani appassionati di velocità sul mare. Maurizio Schepici è stato un ottimo e affiatato compagno, ha sempre tenuto giù il gas, dall’inizio alla fine, da pilota di grande esperienza qual è».
«È stato un onore fare da navigatore a piloti di grande prestigio ed esperienza come Maurizio e Fulvio – ha concluso il navigatore Claudio Gullo. Tommy One è una barca performante, che a volte fa paura. Schepici è riuscito a controllarla al meglio nonostante le onde lunghe».
A rendere ancor più unica l’impresa è stato l’utilizzo di carburante HVO prodotto dall’azienda francese Marline. Acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil (olio vegetale idrotrattato), è realizzato su base vegetale. L’HVO è privo di componenti fossili e a basso contenuto di carbonio, di zolfo e di aromatico. La sua combustione produce tra l’altro il 90% in meno di CO2 rispetto al normale gasolio.
Oltre alla composizione, un altro vantaggio è che, in caso di versamento accidentale in acqua, il carburante HVO non è dannoso né per l’ambiente né per l’uomo.
Il record conseguito è quindi da considerare un risultato eccezionale per il movimento della Motonautica italiana sia dal punto di vista tecnico, che da quello della sostenibilità di una disciplina sempre più orientata a un futuro “green”.
Un connubio perfetto tra Tommy One, quattordici metri capolavoro della potenza e della tecnica tricolore, spinto da 2 motori Seatek da oltre 900 cv ciascuno, il talento cristallino di Schepici, De Simone e Gullo, e l’uso di carburanti a basso impatto provenienti da materie prime rinnovabili.”